Il codice fiscale, che costituisce lo strumento di identificazione del cittadino nei rapporti con gli enti e le amministrazioni pubbliche italiane, viene rilasciato dalla Agenzia delle Entrate. Esso contiene 16 caratteri che individuano cognome e nome del titolare, anno, mese e giorno di nascita, sesso e luogo di nascita e può essere richiesto all’estero tramite il Consolato Generale. Il servizio è gratuito.
Il codice fiscale è indispensabile per chi desidera compiere operazioni finanziarie in Italia, in particolare nell’ambito immobiliare e/o in caso di eredità, e viene quindi rilasciato anche a chi non è cittadino italiano.
Le Aziende o Società devono richiedere il codice fiscale in Italia alla sede dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio nel luogo di registrazione/sede dell’Azienda/Società.
I cittadini italiani, che risiedono in Venezuela all’interno della circoscrizione consolare di questo Consolato Generale (iscritti AIRE), possono richiedere un codice fiscale italiano se non lo hanno avuto in precedenza, o una certificazione di quello esistente, ad esempio per accesso ai servizi legati all’identità digitale (SPID – solo per cittadini italiani).
Per la richiesta è necessario inviare via e-mail la seguente documentazione all’indirizzo caracas.cf@esteri.it :
– Il modulo dell’Agenzia delle Entrate debitamente compilato.
– Fotocopia del passaporto italiano o del passaporto venezuelano in corso di validità.
– Constancia de residencia emessa dal CNE.
In caso di richiesta per un minorenne, il modulo dovrà essere sottoscritto dai genitori e la domanda dovrà essere corredata dai documenti d’identità italiani del minore e dei genitori. In caso in cui il minore non possegga nessun documento italiano, sarà necessario allegare passaporto venezuelano e la copia del suo atto di nascita.
Ulteriore documentazione potrà essere richiesta qualora quella inviata risulti non idonea o insufficiente. Si ricorda che, per i cittadini italiani, le generalità del modulo devono coincidere con quelle presenti nel nostro registro consolare.
I cittadini stranieri, che risiedono in questa circoscrizione consolare, possono richiedere a questo Consolato Generale l’emissione di un certificato contenente il codice fiscale italiano. Tuttavia, sarà necessario che alla richiesta via mail alleghino anche documentazione recente attestante la procedura legale/notarile/amministrativa per la quale è necessario il codice fiscale o attestante il periodo di studio o l’attività lavorativa che devono svolgere in Italia. Sarà cura dell’Ufficio Codici Fiscali valutare l’adeguatezza della documentazione presentata.
ATTENZIONE: Il codice fiscale viene emesso in base ai dati anagrafici: nome, cognome, data e luogo di nascita. Nel caso di persone già note alla Pubblica Amministrazione italiana, questi dati devono essere conformi ai dati già in possesso dell’Amministrazione Italiana.
L’Agenzia delle Entrate non rilascia più tessere in plastica. Il codice fiscale non scade e non cambia per trasferimento all’estero. Questo ufficio non ha la possibilità di modificare un codice fiscale a seguito di errore o cambiamento di nome: è necessario rivolgersi alla sede dell’Agenzia delle Entrate in Italia.
La domanda va compilata in tutte le sue parti facendo attenzione ad indicare esattamente i dati del richiedente come appaiono sul documento d’identità. I cittadini italiani devono indicare il nome riportato sul documento italiano, anche se in possesso di altra cittadinanza. L’indirizzo in Italia può limitarsi all’indicazione del Comune di riferimento AIRE in Italia. Chi richiede una certificazione di codice fiscale preesistente DEVE specificare quale servizio richiede e, se lo conosce, inserire il codice fiscale nella sezione II del modulo di richiesta.
Il certificato rilasciato da questo Consolato Generale attesta il codice fiscale e i dati ad esso associati, registrati in Anagrafe Tributaria. La stampa del codice fiscale nel formato bar-code (codice a barre) ne consente l’acquisizione ottica, al pari del tesserino plastificato di codice fiscale e della Tessera Sanitaria.
Per ulteriori informazioni visitare il sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.